Famiglia in festa. Crescere giocando

Ciao Leonesse, sono ancora io Roberta F. (spero che qualcun altro scriva, altrimenti mi sento proprio una gran rompiscatole). Questa volta però scrivo per segnalare a tutti un evento che mi pare molto interessante. A Brixia Expo, la Fiera di Brescia, dal 5 al 13 dicembre (felice collocazione temporale nella settimana che precede S. Lucia) c'è "Famiglia in festa. Crescere giocando" con laboratori gratuiti su teatro, burattini, spettacoli di magia.... Per le scuole è gratuito anche l'ingresso. Purtroppo, per questioni di tempo, i posti per le scuole sono veramente limitati, ma io mi sono precipitata a prenotare il laboratorio "i giochi dimenticati" che vuol riproporre i giochi dei nonni utilizzando oggetti e materiali poveri. Venerdì 11 porto le mie due classi, poi vi racconto come è andata. Roberta Fanelli P. S.: Segnalo anche il sito di riferimento http://www.famigliainfesta.it

Un po’ in ritardo…

… ma come promesso, eccoci a raccontare come sono andati gli incontri di avvio del progetto: benissimo!

Prima di tutto vorremmo cogliere l’occasione- oltre che per salutare Barbara, Paola, Anna, Susanna, Marcella, Carmela, Elisabetta, Patrizia, Vittoria, Cristina, Enzo e Roberta che erano presenti – per invitare chi non è potuto venire agli incontri a presentarsi qui, sul blog, e a provare ad interagire a distanza con noi e con gli altri partecipanti al progetto.
Vi aspettiamo, fatevi sentire!

Obiettivo degli incontri era più di tutto questo: conoscersi, capire come avviare il lavoro insieme a distanza e come creare una piccola rete di insegnanti che possano comunicare, confrontarsi e collaborare imparando gli uni dagli altri.

Dopo una presentazione nostra, delle guide e del blog, per entrare davvero nel cuore del discorso e per provare a conoscerci un po’ abbiamo proposto una semplicissima attività: l’albero della città.

Abbiamo proposto a tutti di esprimere e rappresentare il proprio rapporto con la città facendo crescere insieme un albero.

L’attività è piaciuta molto e ci ha aiutati a parlare, a raccontarci e a confrontarci.

Siccome è sembrata utile a molti ecco una scheda per chi volesse riproporre l’attività in classe.

… e nei prossimi post trascriviamo e commentiamo cosa è emerso e cosa era scritto sugli alberi che abbiamo fatto crescere negli incontri…

L’albero della città

Età: dai 7 anni in su

Durata: circa un’ora

Obiettivo: stimolare bambini e ragazzi ad un primo riconoscimento e confronto del radicamento di ognuno al territorio, della percezione che ognuno ha della città di Brescia, delle ipotesi e dei desideri per il futuro

Realizzazione finale: un albero sulle cui radici, rami e foglie sono leggibili radicamento, vissuti e desideri del gruppo (classe) rispetto alla città di appartenenza.

Cosa serve: possibilmente una lavagna con fogli di carta staccabili (o comunque un foglio grande), carta da pacchi, carta verde, post it, scotch, forbici.

Cosa fare

Questa attività può essere particolarmente adatta per avviare il progetto in classe perché in modo semplice e spontaneo invitiamo i bambini a porsi domande su come vedono e vivono la città.

· Dalla carta da pacco ritagliamo il tronco di un albero alto circa un terzo del foglio che abbiamo. Fissiamo il tronco al foglio grande e appendiamolo sulla lavagna dove tutti possano vederlo.

· Tagliamo delle striscioline di lunghezze diverse di carta verde e di carta da pacchi.

· Introduciamo ai bambini il tema del progetto e proponiamo di fare un gioco. Ognuno contribuirà a far crescere l’albero, gli metterà le radici, i rami e le foglie e ognuno di questi elementi servirà a far raccontare ai bambini quanto sono legati alla città, come ci vivono, cosa si immaginano per il futuro.

· Prima fase è quindi mettere radici.

· La domanda da porre è: quanto sei radicato a Brescia? Quanto sono lunghe le tue radici?

· Non tutti sono radicati allo stesso modo nella realtà in cui vivono.

· In primo luogo c’è un radicamento temporale che indica semplicemente da quanto tempo si è in un posto. In questo senso chi si è appena trasferito ha radici molto corte diversamente da chi è di Brescia da generazioni che le ha molto lunghe.

· C’è però un radicamento anche di altra natura per cui è possibile che qualcuno che è da sempre a Brescia non si senta legato alla sua città o, al contrario, qualcuno che è appena arrivato ma si sente già molto inserito e non vivrebbe da nessuna altra parte.

· Possiamo chiedere ai bambini di tenere conto di entrambi gli aspetti del radicamento o di limitare la risposta all’ambito temporale.

· In questo caso diciamo ai bambini di scegliere una strisciolina più o meno lunga a seconda della risposta e di scrivere sulla strisciolina da quanto tempo sono a Brescia e perché.

· Una volta attaccate tutte le radici leggiamole e commentiamole con i bambini.

· Passiamo poi a far crescere i rami. I rami rappresentano la situazione attuale, il presente. E’ un modo per far dire ai bambini cosa li fa sentire bene e cosa li fa sentire a disagio in città. Questa volta distribuiamo striscioline di carta da pacco e striscioline di carta verde. La carta da pacco rappresenta rami secchi ( cose sgradevoli, inutili, di cui vorremmo liberarci), quella verde i rami vitali (le cose che piacciono, quello che ci fa stare bene).

· Ognuno può scrivere un massimo di tre striscioline verdi e tre marroni. Lasciamo qualche minuto per far scrivere le risposte e attacchiamo i rami all’albero mano a mano che ci vengono consegnati. Commentiamo poi insieme. Che tipo di risposte sono state date? Ci sono risposte simili? Quali sono gli aspetti della città che i bambini vivono con più difficoltà? Cosa invece trovano bello? Diamo loro tutto il tempo che vogliono per parlarne.

· Ultima fase, le foglie: il futuro. Cosa desideriamo per la nostra città? O, anche, cosa temiamo?

· Come per i precedenti elementi, distribuiamo post-it ai bambini su cui scrivere desideri e ipotesi per il futuro e attacchiamoli sui rami verdi dell’albero.
Leggiamo poi tutte le risposte e lasciamo spazio ai commenti e allo scambio di opinioni tra i bambini.

· Una volta finita la creazione dell’albero guardiamolo: è una bella rappresentazione collettiva.

· Concludiamo l’attività chiedendo ai bambini se è loro piaciuto questo gioco e se hanno imparato qualcosa facendolo.

Arrivano le prime risposte!

Ecco i saluti di Roberta:

Ciao Leonesse, sono Roberta Fanelli.

Ho messo il blog tra i preferiti per poterlo consultare velocemente e ho cominciato a “perlustrarlo”.

Aspetto con ansia la pubblicazione delle guide perché ho già iniziato il lavoro sul gioco nelle mie due terze, con interviste a genitori e nonni, ricerche di immagini anche su internet, riproposizione in palestra dei giochi scoperti… e la settimana prossima intendo ricapitolare il tutto e far sistematizzare le varie informazioni tramite cartelloni. Mi farebbe piacere verificare se sull’argomento ci possono essere ulteriori spunti di lavoro, ma… pazienza… aspetterò ancora.

Appena i bambini han preparato cartelloni o altro vi mando il materiale.

Dopo l’incontro a Brescia…

Un saluto a tutte le insegnanti (e all’insegnante!) che sono venuti agli incontri di mercoledì e giovedì pomeriggio!

E’ stato molto bello conoscervi e spero che riusciremo a tenerci in contatto a distanza, scrivendoci e leggendo il blog.

Abbiamo chiesto a Carlo Verardi di girarci tutti i vostri indirizzi e-mail e appena li avremo scriveremo anche lì. (Ma se esageriamo ditecelo!!)

Siamo appena rientrate a Roma e in un paio di giorni pubblicheremo un resoconto degli incontri e del gioco dell’albero che potrete anche riutilizzare per introdurre il progetto alla classe. Se lo fate cercate di mandarci due righe per farci sapere come è andata!!

Se già siete in ascolto e volete farvi sentire anche solo per un primo saluto e per prendere confidenza con il mezzo provate a commentare questo post o a mandare una e-mail all’indirizzo info@conungioco.it, sarà un piacere leggervi!

Ma per ora.. buon fine settimana!!

leonessaDelia